venerdì 9 dicembre 2011

La moda italiana veste le Eroine Risorgimentali

Intellettuali, aristocratiche, donne del popolo, regine e religiose, combattenti e garibaldine. Donne di cuore e di cultura, di istinto e di passione. Tutte con un unico sogno unitario. Donne artefici di un Risorgimento dimenticato. Sono le “Eroine di Stile - La moda veste il Risorgimento”, le protegoniste della mostra allestita al Museo Nazionale Romano a Palazzo Altemps, residenza dell'ultima moglie di Gabriele D'Annunzio, Maria Hardouin di Gallese, e promossa dalla Provincia di Roma per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Inaugurata lo scorso 22 novembre 2011 ha prorogato la chiusura del 22 gennaio al 5 febbraio 2012 per il grande successo di pubblico che ha riscosso. Questa mostra vuole essere un omaggio alla figura femminile, alle “donne vere eroine”, icone del risorgimento italiano. L'organizzazione dell'esposizione è curata personalmente dal presidente stesso, Stefano Dominella, grazie al quale come per un incantesimo, rivivono oggi le Eroine rese contemporanee grazie alla contaminazione della moda attraverso le più prestigiose maison del made in Italy, che hanno onorato il loro coraggio, l'ambizione e la loro determinazione con abiti sontuosi o semplici, ma che riflettono bene la loro personalità, esaltandone una ricostruzione che abolisce il tempo ed attesta quanto la moda non sia un effimero capriccioso gioco.

Gianfranco Ferrè per Cristina Trivulzio di BelGioioso

Il tributo alle donne-eroine, il cui aiuto è stato determinante per realizzare il sogno unitario, si concretizza attraverso l'esposizione di 79 abiti che rappresentano l'espressione dell'eccellenza italiana grazie alle firme di stilisti come Salvatore Ferragamo, Gattinoni, Fendi, Max Mara, Roberto Cavalli, Laura Biagiotti, Valentino, Gianfranco Ferré, Armani, Prada, Emilio Federico Schuberth, Ermanno Scervino, Romeo Gigli, Sarli, Missoni e tanti altri. Sono circa trenta, tra le centinaia di Eroine, quelle di cui ne è stata analizzata la personalità e vestita l'anima come la principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso, moderna e ribelle, liberale e libertaria, intellettuale e combattente, è vestita da Gianfranco Ferré con un abito da sera in organza e lana, con bustino e gonna a “rete”, lavorazione a crochet con ampi volants. La sua natura di donna è esaltata anche da un altro abito in musseline di seta, impreziosito da piume di gallo e marabu di Roberto Cavalli. La Contessa di Castiglione, figura emblematica nel panorama ottocentesco, appare con un abito Alta Moda di Sarli bianco, da gran sera a spirale, in tulle plissè e pizzo, decorato da ricami di perle di fiume e paillettes. La maison Gattinoni le dedica un secondo abito a crinolina in tulle e pizzo plissè. Anita Garibaldi, compagna dell'eroe dei due mondi, rappresenta l'esempio eclatante di eroismo, passione e coraggio.

Roberto Cavalli per Cristina Trivulzio di BelGioioso


Gattinoni per Giannina Milli

Un omaggio per la sua dignità è offerto da Laura Biagiotti con poncho in lana nei toni del rosso. Mentre altri manichini indossano un abito in crinolina con cappuccio di Mila Schön e un abito rosso di Emilio Schuberth. Costanza d'Azeglio veste una gonna a petali di velluto nero su camicia bianca di Emilio Schuberth. L'austera madre di Giuseppe Mazzini, Maria Drago, indossa un classico di Salvatore Ferragamo. Eleonora Curlo Ruffini, è abbigliata con un abito di lana in cachemire a quadri, con un impermeabile a rete di Prada.

Sarli Couture per la Contessa di Castiglione


Gattinoni per la Contessa di Castiglione

Tra le garibaldine spicca Luisa Battistoni Sassi, militar look nei toni dell'oro e accessori di Francesco Scognamiglio. Le due regine, Maria Sofia di Baviera e la Regina Maria Clotilde di Savoia, entrambe in abito nero lungo in tripla organza di seta e velluto con pelliccia, gioielli e accessori, sono firmati Fendi. L'Italia risplende nel valore eroico delle sue donne e in quello patriottico delle sue giovani Eroine, combattenti armate di entusiasmo rivissute oggi grazie alla realizzazione di un trait d'union particolare tra gli stilisti più importanti del nostro Paese e quelle icone femminili. Le Signore del Risorgimento sono celebrate anche da una fulgida luce con il percorso fotografico realizzato da Paolo Belletti, che illustra la suggestione dei monumenti alle Eroine con ben 21 fotografie trattate come immagini di arte contemporanea. L'artista scultore Federico Paris, ha invece creato dei busti raffiguranti alcune importanti Signore del Risorgimento Italiano come Anita Garibaldi e la Contessa di Castiglione, che fanno da scenografia alla mostra.

Laura Biagiotti per Anita Garibaldi


Gattinoni per Caroline Crane Marsh


Scultura della Contessa di Castiglione di Federico Paris

e percorso fotografico di Paolo Bellettini

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